Anatomia del Sogno. Le distorsioni di Henriette Ebbesen, quando la natura diventa stridente utopia.
Quale meta evanescente più del sogno può ricordarci che la carne ci dà consistenza ma è l’immaginazione a renderci fluidi? Esseri dalla percezione cangiante. Liquidi come raggi di luce vibranti sul mare. Duttili come il rame quando trasporta l’elettricità. Metafisici com’è chiudere gli occhi e catapultarsi nel nostro subconscio alla stessa potenza di un viaggio...Continua a leggere
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